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casco esame di coscienza, di donato amabile

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ghemon974
view post Posted on 20/10/2010, 17:47




una bellissima recenzione di donato amabile rivenditore di moto e scooter titolare di virus bike lo trovate su internet cliccando su google virus bike.
Donato è un ragazzo di grandi esperienze motociclistiche con una passione unica,un tutto fare nella sua azienda che sta cercando di lanciare in campania il marcio victory,casa americana motociclistica che fa' del suo forte la bellissima linea di ogni moto,il prezzo e i modelli unici americani che in italia piacciono tantissimo nelmondoi variegato del castom.Detto questo vi lascio al suo topic laps a tutti
vorrei un casco economico

L'attività di vendita di articoli per motociclisti implica un certo senso di responsabilità da parte del commerciante, dovendo preoccuparsi di corrispondere al pubblico, in cambio di denaro, la SICUREZZA, oltre a comfort e bel design. Nessuno aprirebbe un'attività commerciale senza scopo di lucro, tuttavia per ogni mestiere si presuppone un certo grado di coscienza in colui che esercita l'attività.


Un buon medico chirurgo guadagna bene, non lo farebbe mai gratis, ma nessuno di noi andrebbe in sala operatoria chiedendo di farci risparmiare qualcosa, a costo di fare un intervento mediocre. Prendiamo in esempio la chirurgia estetica, oggi piuttosto in voga: avete mai sentito qualcuna chiedere:"dottore facciamo così, le dò 2.500 anziché 5.000 euro, e mi rifà una tetta sola)"?

Eppure nell'ambito nel mio lavoro mi capita spesso di sentire diverse frasi che lascerebbero allibita qualunque persona munita di buon senso e di un minimo grado di cultura, eccone qualcuna:


■vorrei un casco economico, perché mi serve per un vecchio motorino 50 (secondo quale principio la durezza del cranio è direttamente proporzionale a cilindrata, massa e data di immatricolazione del veicolo?);
■vorrei un casco economico, perché è per mio figlio che poi cresce e non gli va più (i bambini sono invulnerabili? Hanno la testa più dura di quella degli adulti? Meritano un trattamento meno dignitoso di un adulto? Quando gli comprate un vestitino fate le stesse considerazioni?);
■vorrei spendere il minimo possibile per un casco, perché tanto se uno deve morire muore comunque (quindi potendo scegliere, è meglio rendere più sicura la morte che la propria testa?);
■vorrei un casco in carbonio da 500 euro per me che guido la moto, poi me ne dà uno economico, il più semplice che c'è, per mia moglie che è passeggera (il passeggero gode di minor diritto alla sicurezza, rispetto al pilota?);
■vorrei un casco economico perché poi lo rubano ed è peccato (per lo stesso motivo si presume che non si debbano acquistare neanche ombrelli, giacche, giubbini, cellulari...?);
■vorrei un casco a "scodella" (a questo punto perché non acquistare un berretto, che dà la stessa protezione e costa meno?)
■l'ultima - e questa è una delle più divertenti dal punto di vista di un commerciante - vorrei un casco buono, piccolo, leggero, con un bel design, che non mi dia fastidio in testa, che non sia "roba cinese", con imbottitura estraibile, visiera antigraffio e antiappannamento magari oscurata per il sole... ma che costi poco (sono tutti pazzi quelli che producono caschi di qualità a prezzi più altri di chi produce spazzatura?)

"Vorrei un casco economico..."



Vista la BRUTALITA' con cui mi vengono sottoposte queste condizioni nella scelta del casco, con altrettanta BRUTALITA' vorrei chiarire alcuni concetti che molti ignorano, per via della scarsa cultura, tipica del nostro paese, sud in particolare:

1.il casco si acquista per proteggere la parte PIU' IMPORTANTE del nostro corpo, cioè la testa. In essa è contenuta, seppur in quantità fortemente variabile da un soggetto a un altro, il cervello, che sebbene non sia esattamente disponibile per tutti nell'ultima versione avanzata e corretta, è pur sempre responsabile di TUTTO ciò che opera il nostro organismo, sia consciamente che subconsciamente; tutti gli organi vitali DIPENDONO dal cervello, anche la saggia decisione di voler prendere un buon casco;
2.il casco protegge dagli impatti, da eventuali oggetti volanti grandi o piccoli che possano capitare durante la marcia, dalle intemperie e dal sole; pertanto il casco si sceglie in base al valore che diamo a noi stessi, a quanto riteniamo che sia importante proteggerci al meglio da tutto ciò e, nel caso di genitori, a quanto essi ritengano essere indispensabili i loro figli, ed essi stessi PER i loro figli;
3.non è il mezzo su cui verrà utilizzato il casco che determina la scelta di un modello piuttosto che un altro, quanto la misura in cui ci vogliamo PROTEGGERE; quando capita un incidente, la testa si può rompere riportando gravi danni anche permanenti, ma ci possiamo anche "rimanere secchi" sul colpo, indipendentemente dal fatto che si marci su un monopattino elettrico a 20km/h o su una supersportiva da 200 cavalli;
4.non è necessario un grave incidente ad alta velocità in autostrada per riportare gravi danni. In realtà può bastare una caduta da uno scaletto mentre si cambia la lampadina in camera, per perdere la vita, ed infatti in quell'occasione nessuno indosserebbe un casco, mentre su un ciclomotore è più che OVVIO farlo, sia in città sulla Vespa Special del nonno, che in autostrada sulla moto di Valentino Rossi;
5.se proprio non sta a cuore la propria vita, la diligenza del buon padre di famiglia dovrebbe almeno guidare nella scelta del miglior prodotto possibile per l'incolumità del proprio figlio o della propria compagna; ho sentito genitori vantarsi davanti agli amici di scegliere per i propri figli il migior capo firmato, il miglior cellulare, la migliore consolle di gioco disponibile sul mercato. Dunque scelgano anche il MIGLIOR casco disponibile presso il loro rivenditore di fiducia, per essere ASSOLUTAMENTE certi di aver fatto il massimo per la loro sicurezza;
6.la bellezza del casco equivale anche a maggiore sicurezza, specie in chi bada molto all'estetica, come ad esempio i piccoli (ma anche noi grandi, diciamoci la verità!); quando venite in negozio con vostro figlio, un casco da bimbo tutto nero non viene neanche notato dal bambino e molto probabilmente quando glielo misurerete piangerà dicendo che è stretto, anche se così non fosse; mostrategli un casco con il disegno "a coccinella", o con gli animaletti, colorato e con una forma un po' particolare e sarà lui a volerlo indossare a tutti i costi senza nemmeno che glielo chiediate, anzi dovrete mantenerlo per non farglici mettere sopra le mani, come spesso mi succede in negozio. Pensate al RISVOLTO CHE TUTTO CIO' AVRA' NEL SUO FUTURO. Vostro figlio prenderà il SUO casco ogni volta che vi verrà a chiedere di fare un giro in moto, e magari farà diventare più attenti anche voi. Iniziare a mettere un casco a 5 anni perché è bello, renderà tutto ben differente da quel che si vede in giro per strada, tipo "scodelle" NON omologate e NON allacciate, caschi brutti, sporchi e puzzolenti che non proteggono da nulla, spesso lasciati per terra ancorati ai motorini, alla mercé di cani, gatti e topi che possono tranquillamente farci i loro bisogni dentro... Questa si chiama cultura gente;
7.il casco non è un pezzo di plastica qualunque. E' un prodotto nato da una serie di studi e test sulla sicurezza, per cui vengono assoldati ingegneri e fornitori di materiali tecnologicamente avanzati. Quando un casco costa il doppio di un altro, per quanto ci possa andare di mezzo la marca, il motivo principale è il materiale di cui è fatto e il modo in cui viene costruito. Elementi come carbonio e kevlar impreziosiscono il casco e lo rendono sensibilmente più sicuro e confortevole di altri. La microfibra interna con cui sono realizzate alcune imbottiture estraibili saranno più comode, igieniche e anallergeniche di un qualsiasi tessuto economico utilizzato per caschi di basso rango. Non paragonate MAI un casco di 30 euro con uno di 200, o un altro di 500, perché NON sono uguali.
8.la taglia del casco non si sceglie in base a "come piace indossarlo", ma seguendo un preciso metodo che prevede la perfetta aderenza del casco con ogni punto della propria testa, frontale, superiore, laterale e posteriore. Il cinturino va regolato e allacciato in modo che aderisca sotto al mento, non si lasciano spazi vuoi per "stare comodi" e non si prende un casco largo perché lo possa usare anche un amico o familiare che ha la testa più grande; il casco è PERSONALE, ognuno deve avere il suo, non credo che prendiate le mutande più larghe perché le possa usare anche vostro fratello;
9.è facile trovare un casco a poche decine di euro, quando per quello stesso casco non sarà poi possibile trovare una visiera, un meccanismo visiera, una vite o qualsiasi altro pezzo di ricambio che in caso di rottura vi costringerà all'acquisto di un nuovo casco
10.la vita è una sola, se ci piace dobbiamo anche proteggerla; dunque non limitiamoci soltanto al casco, visto che oggi è disponibile sul mercato tutto l'occorrente; forse spesso quel che manca davvero è il cervello (v. punto 1)...



Donato Amabile

Edited by madgacker - 1/11/2010, 22:48
 
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virusbike
view post Posted on 3/11/2010, 13:40




Mille grazie, mi fa piacere che la cosa sia stata apprezzata.
Buona continuazione.
 
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1 replies since 20/10/2010, 17:47   244 views
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